lunedì 16 giugno 2008

Dettaglio


"Apro subito una parentesi umoristica. Mi è stato riferito un episodio che ha quale protagonista un parroco di una grossa parrocchia di città, formidabile, accaldato e vociante organizzatore di cerimonie che sovente scadono nello spettacolo più o meno devoto. Incontentabile e fanatico delle minuzie. Le processioni sono il suo forte, le circostanze in cui può esibirsi nelle coreografie più curate. Non trascura nessun particolare, probabilmente passa notti insonni. Quando si tratta di dare il segnale d'avvio al corteo, tiene in mano un foglietto spiegazzato e impartisce ordini manco fosse un sergente ad una parata militare. Guai a sgarrare.L'anno scorso, allorché ormai era sulla soglia della chiesa, qualcuno gli ha fatto rilevare che l'ostensorio preziosissimo e tirato a lucido era privo nientemeno che dell'ostia consacrata. Lui, passato il primo istante di sconcerto, è sbottato: «Devo proprio pensare a tutto io?» ed è tornato, dopo aver imposto l'alt, sui suoi passi a recuperare... il piccolo particolare. Parentesi chiusa. A pensarci bene, però, l'incidente può avere valore di simbolo: in certe processioni c'è di tutto, ma si corre il rischio che manchi il Protagonista principale. E non è un dettaglio trascurabile".
A. Pronzato, La Domenica festa dell'incontro, 88

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