giovedì 25 settembre 2008

Descrizione e educazione

Wall Street spiegata a un bambino
di Massimo Gramellini
C'era una volta una mamma che disse a suo figlio: se mi aiuti a lavare i piatti, dopo ti comprerò un gelato. Il figlio detestava lavare i piatti, eppure il pensiero del gelato gli dava la carica. Ma un giorno il venditore di gelati, smanioso di venderne ancora di più, suggerì alla mamma un cambio di strategia. Così la donna si presentò dal figlio con il cono in mano: ecco il gelato, non devi più faticare per averlo, però mi devi promettere che stasera laverai i piatti. Il bambino promise e quella sera li lavò. Il giorno dopo ebbe due gelati in cambio della promessa di lavare i piatti per due sere di fila. La prima sera li lavò, la seconda disse che era stanco e li avrebbe lavati la sera dopo.
Un vecchio zio spiegò alla mamma che questa nuova strategia rendeva il gelato meno godibile e il successivo lavaggio dei piatti molto più pesante. «Si lavora più volentieri per raggiungere un obiettivo che per pagare il debito di un obiettivo già raggiunto». Tutti dissero che aveva ragione, ma nessuno lo ascoltò. Il venditore di gelati, la cui smania di arricchirsi era diventata una malattia, cominciò a mettere delle polverine nei coni per renderli più gonfi. Il bambino fece indigestione, smettendo definitivamente di lavare i piatti. La mamma, spaventata, urlò al venditore di gelati: io qui non verrò mai più. Così il venditore chiuse e lì per lì la mamma pensò che sarebbero scomparsi anche i gelati. Ma dopo qualche tempo un nuovo venditore arrivò in piazza: faceva dei coni buonissimi. La mamma aspettò che il bambino avesse finito di lavare i piatti e gli disse: andiamo, ti comprerò un gelato. Non vedo l'ora, mamma.

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