di Massimo Gramellini
Esaurita la comprensibile diffidenza iniziale verso l’intruso, si tratterebbe di prenderlo in mano, con la dovuta cautela, e di leggerne un capitolo al giorno a rotazione. Ogni sera il lettore di turno dovrà riassumere il capitolo al resto della compagnia e, per estensione, alle folle dei fan acquartierate davanti alla tv in ansiosa attesa di una palpata o almeno di un rutto. Non mi sfugge il limite dell’operazione. Maneggiare un capolavoro al di fuori delle apposite gabbie riservate agli intellettuali rischia di provocare effetti indesiderati: una irrorazione sistematica dei cervelli e la scoperta che la letteratura, oltre che un passatempo per asociali, può diventare persino un pretesto di conversazione. Eppure, al posto della Marcuzzi, tenterei l’azzardo lo stesso. Dai. Un capitolo ogni tre rutti mi sembra un compromesso accettabile.
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