di Massimo Gramellini
L’idea di fingere un’elezione vera, raccogliendo i voti anche per un rivale fantomatico a cui attribuire un 10 per cento di bandiera, è stata scartata perché noiosa e infatti già utilizzata da Franceschini nella recente pantomima del Pd. Ammainata a malincuore anche l’ipotesi dell’incoronazione nella cappella di Arcore dopo il rifiuto dei vescovi lefebvriani di partecipare alla cerimonia (che noiosi, non fanno che negare e negarsi su qualsiasi argomento), restava l’ipotesi di un karaoke sulle note del tormentone festivaliero di Arisa: «Silvio Pascià - è un elemento imprescindibile - per una coalizione stabile - che punti all’eternità». Ma pare sia stata bocciata dall’unica forma di democrazia ancora concessa alle masse: il televoto.
Nessun commento:
Posta un commento