Che cosa dice a noi l'atteggiamento dei due genitori? Capita a tutti noi di perdere il punto della situazione senza nostra colpa, proprio perché non ci viene in mente. Non riusciamo sempre a valutare la totalità degli eventi e viene il momento in cui ci battiamo il petto perché ci è sfuggito qualcosa che, a rigor di logica, non avremmo dovuto tralasciare: avevamo molto da fare in quel giorno e non siamo stati attenti a quella persona mentre sarebbe stato ovvio prestarvi attenzione, ecc. Maria partecipa alla nostra fragilità perché è passata per questo momento di smarrimento nel senso globale della situazione. Forse sarebbe bastata da parte sua un po' di riflessione: "Era così immobile Gesù nel tempio, non riuscivamo a tirarlo via, sarà certamente rimasto là!".
Se Maria ha vissuto un momento così duro di disagio, di umiliazione, di dolore, anche noi dobbiamo perdonarci, anche noi dobbiamo capire che la nostra natura povera non riesce spesso a cogliere, per quanto si sforzi, il vero centro della situazione. Maria ci dà la mano e ci insegna l'umiltà: l'umiltà e l'umiliazione che ci può venire dalla gente che critica il nostro sbaglio, la nostra scarsa capacità di intuizione, la nostra dimenticanza, la nostra non attenzione a quella persona in una circostanza importante. Forse la gente della carovana ha criticato Maria: «Ecco, è capitato anche a lei, non può andarle sempre bene...». Qui Maria è veramente nel suo popolo: vive, partecipa, soffre, è criticata, si sente smarrita, in qualche modo si mette in colpa: "Ma come ho fatto? Come è stato possibile?". (...)
«Ma essi non compresero le sue parole». Di fronte alla manifestazione così cruda del mistero e delle sue conseguenze, Maria e Giuseppe non comprendono, devono fare ancora del cammino. Quasi ci stupisce il candore di questa espressione dell'evangelista. «Essi non compresero» è la parola che Luca usa per l'incomprensione degli apostoli di fronte a Gesù che spiega loro come il Figlio dell'uomo dovrà soffrire: «Ma essi non compresero questo» (9, 45); «Ma non compresero nulla di tutto questo» (18, 34). Indica il nostro annaspare di fronte al mistero della morte e risurrezione di Gesù. Maria e Giuseppe, pur se in maniera sottomessa, umile, accogliente, hanno vissuto prima di noi questo brivido del non capire.
lo puoi trovare tra i nostri Testi
Nessun commento:
Posta un commento