Altro "miracolo" contro la polmonite. Anche qui posso offrirmi come testimone. Bambina di pochi anni, nel dopoguerra fui salvata in extremis dalla morte per polmonite grazie al fortunoso reperimento di una dose di penicillina, introdotta in Italia dai "liberatori" americani. Solo un anno o due prima e il verdetto sarebbe stato senza appello. Nel mio caso come in migliaia d'altri.
E non è un "miracolo" che il vaiolo, terrore secolare di popoli, sia letteralmente sparito grazie alle vaccinazioni (l'ultimo caso nel 1977) e che l'Organizzazione mondiale della sanità abbia potuto decretare l'annientamento dei residui ceppi del virus, conservati come un souvenir in due grandi freezer in America e in Russia? Fantascienza sarebbe sembrata solo trent'anni fa, quando il morbo era ancora endemico in 33 Paesi e catturava ogni anno 10-15 milioni di persone.
Infine, non è uno straordinario "miracolo" che in neanche cent'anni la lunghezza della vita sia praticamente raddoppiata -almeno nel nostro mondo, dove all'inizio del secolo la media era di 42 anni? Che le morti per parto siano oggi una rarità, così come la mortalità infantile quando appartiene ancora ai ricordi dei nonni la scomparsa di tanti fratelli o sorelline decimati in tenera età? Lo stesso è accaduto con la poliomielite, rischio pesante ancora nell'infanzia di quanti hanno oggi 50 anni.
Fuori dalla depressione e altri "mali oscuri", 20
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