giovedì 18 gennaio 2007

La mia amata KAWASAKI in vendita






A malincuore, vendo la mia fantastica KAWASAKI EN500,

causa passaggio ad altro tipo di moto (nuovi utilizzi, in futuro… forse),

scelta che anch’io non condivido del tutto con me stesso.

1. Modello: Custom Cruiser

2. Sigla: EN 500

3. cilindrata: 498 cc.

4. immatricolazione: novembre 1993 – di mia proprietà dall’estate 1994

5. km percorsi: 46.600 (43.000 in compagnia mia e dei miei compagni di sella)

6. alla linea aggressiva ed inconfondibile del custom (cfr ultima foto), ho aggiunto (per comodità di guida) il cupolino e il bauletto (vissuti), ma – evidentemente – si possono togliere se non piacciono

7. due borse laterali in cuoio (non le ho fotografate, ma ci sono)

8. terre visitate: dall’Alpe alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno (gli esperti di CSI possono provare a rintracciare pollini o micropolveri di Monaco e Stoccarda fino a quelle di Salerno, oppure del Passo Pordoi e del Colosseo… ma l’abbiamo pulita bene!! E’ entrata persino in un salone-teatro, senza rompere nulla)

9. gomme: cambiate regolarmente (due volte l’anteriore, tre la posteriore; non hanno voluto farmi la rotazione tra davanti e dietro)

10. batteria: cambiata regolarmente un anno sì e uno no (questo potrebbe essere l’anno no)

11. marmitte: cambiate circa tre anni fa (silenziose e omologate… togliendo così in gran parte il mio contributo all’inquinamento acustico e dell’aria, ma anche il piacere della melodia delle Harley)

12. revisione: due settimane fa mi è stata riconsegnata dopo una revisione complessiva durata tre mesi (non scherzo!), il cui pezzo forte è stata la sostituzione della catena di distribuzione e la pulizia del motore; praticamente il prezzo di vendita è a copertura di questa ultima grossa spesa

13. caratteristiche: guida deliziosa; maneggevole; sella bassa, molto sicura; infaticabile su ogni percorso (le recensioni su Internet si sprecano in elogi); il passeggero è comodissimo (il mio amico prete riusciva a leggere il giornale e pregare il breviario… non per la paura); l’ho usata per cinque anni nel traffico cittadino romano, percorrendo i 13 km che separano il Collegio dalla Parrocchia dove facevo l’Assistente scout)

14. consumi: più di 20 km con un litro (a benzina, ovviamente!)

15. nome: Vagabonda (gliel’ho dato io, e rispecchia appieno la sua natura)

16. si può vedere e provare in oratorio; la mia nuova moto usata arriverà a fine gennaio.

Mi farebbe piacere che l’avesse uno che ama le cose, non in senso edonistico, bensì che apprezzi la bellezza, la semplicità, l’ardore di questo mezzo. Il pagamento (1500,00 euro)è l’ultimo dei problemi.


Welfare a favore delle famiglie e delle nascite

I due modelli: Condi contro Ségolène
È il welfare, bellezza!
Condi contro Ségolène? Una potentissima singola di destra che dagli Usa si contrappone a una promettentissima madre di quattro figli di sinistra? È banale, è una semplificazione da bieche croniste, mica tutte siamo segretari di Stato o candidate alla presidenza;ma oggi come oggi simbolicamente funziona.
Perché due statistiche ci rimbalzano addosso contemporaneamente. Dall’America segnalano uno storico sorpasso: il 51 per cento delle donne vive senza marito. In Francia festeggiano un record di natalità che in Paesi vicini come Italia, Spagna, Germania se lo sognano: due figli per donna, incluse le immigrate ma anche e soprattutto (anomalia) le francesi- francesi. E dire che negli Stati Uniti da anni la maggioranza vota beata per candidati socialmente conservatori, che i «family values», i valori familiari vengono sbandierati ogni due per tre, da tutti, manco dovessero chiedere un grosso prestito alla nostra Paola Binetti. E dire che in Francia si pecca a manetta: tra Pacs, unioni gay, aborto non messo in discussione, pillola del giorno dopo alle liceali (idea di Royal quando era ministro), promiscuità varie più o meno sofisticate e comunemente accettate, ecc.
Allora, perché? Si potrebbe rispondere con la frase chiave di James Carville, stratega della prima campagna presidenziale di Bill Clinton: «It’s the economy, stupid». È il governo dell’economia. Negli Usa, family values o non family values, liberismo e leggi del mercato prevalgono. E influenzano le scelte personali. Il matrimonio non viene considerato un posto fisso, un impiego a vita. La flessibilità regna. L’abitudine a licenziare un coniuge nullafacente o in esubero (nel senso che c’è già un sostituto/a) è radicata da decenni, spesso viene preferita al mantenimento di matrimoni- carrozzoni ormai decotti. E avere figli (se ne continuano a fare, con qualche ansia) è un impegno enorme: causa orari di lavoro infiniti e poche ferie e niente leggi nazionali sul congedo per maternità, causa decadente livello delle scuole pubbliche e costi enormi per l’università. In Francia è un’altra storia.
Ed è per via del welfare, non siamo stupide. Con dignitosi assegni familiari, aiuti alle famiglie numerose, asili nido, doposcuola, tate a finanziamento pubblico fare figli è più facile. E non è un welfare sostenuto solo dalla sinistra e dalle femministe, è stato anche nazionalisticamente voluto per dare più figli alla Patria, per carità. Ma evidentemente serve. E c’è solo da invidiarle, le francesi, in Italia per certe cose non c’è un euro, o non interessa sganciarlo. Qui capita di sentire dirigenti dei nidi pubblici (sentito sul serio, a Roma, qualche anno fa) dire «non c’è motivo di prolungare l’orario dalle 16,30 alle 18,30, lo vogliono le mamme per andare a fare shopping» come se le donne lavoratrici staccassero magicamente dopo pranzo. Allora vive la France e pure viva le Condi, fosse stata italiana avrebbe fatto lo stesso (senza riuscire a diventare ministro degli Esteri, però).
Maria Laura Rodotà - 17 gennaio 2007 - www.corriere.it

Agosto a Santiago de Compostela

Ciao a tutti!

come ben saprete, la proposta di vacanza per i 18-19enni e giovani di quest'anno è il pellegrinaggio a Santiago.

Ci stiamo informando circa i voli (probabilmente si volerà fino a Valladolid con la Ryanair e poi si prenderà il treno): il costo totale si aggirerà intorno ai 250 euro, il periodo previsto è dal 3-4 agosto fino al 10-12 circa. Il pellegrinaggio sarà zaino in spalla con sacco a pelo e materassino. Sul percorso ci saranno i cosiddetti "albergues" che sono ostelli fatti apposta per i pellegrini, dove ci si può fermare a dormire dando un'offerta.

Poichè dobbiamo prendere il volo, sarebbe meglio avere almeno l'adesione il prima possibile (altrimenti i prezzi salgono). FATECI SAPERE AL PIU' PRESTO!

Per qualsiasi informazione contattate Benny o Giulia.

Grazie e buona giornata!
Benny!

bennygnocca@hotmail.com

giulia.torresi@fastwebnet.it