sabato 14 giugno 2008

Qualità nel tempo

"Perché la personalità di un uomo riveli qualità veramente eccezionali,
bisogna avere la fortuna di poter osservare la sua azione nel corso di lunghi anni".
Jean Giono, L'uomo che piantava alberi, 11

Giornata mondiale del donatore di sangue


Guarda il sito della giornata:

Conosci l'Associazione Volontari Italiani del Sangue:

venerdì 13 giugno 2008

Partita al campo dei rom


Per la partita Italia - Romania un'iniziativa speciale
Radio Popolare presenta:
Tutti in campo... al campo rom di via Triboniano
per la partita Italia – Romania degli Europei 2008
L’Italia campione del mondo di xenofobia rischia la “squalifica” da parte dell’Onu. L’Italia campione del mondo di calcio sfida la Romania di Mutu e Chivu in una partita che deciderà l’accesso alla fase finale dei Campionati europei di calcio. Perché non vedere la partita ‘a casa’ dei rom del campo di via Triboniano? I cronisti sportivi della trasmissione di Radio Popolare ‘La libellula sul Prater’ allestiranno uno studio radiofonico nel campo di via Triboniano e da lì faranno la radiocronaca della partita. Agli ascoltatori ‘italieni’ i rom apriranno le porte dei container e delle roulotte dove vivono per vedere la partita insieme. Loro tiferanno Romania, noi Italia. A rubare i palloni a centrocampo ci penserà Ringhio Gattuso… E dopo la partita terzo tempo per consolare gli sconfitti, con cibo, musica e danze… Tutto in diretta sulla frequenza di Radio Popolare, venerdì 13 giugno. Per scendere in campo (nel senso di campo rom) prenotazioni a tubab@radiopopolare.it

Lo scandalo Santa Rita



Una riflessione dei Medici Cattolici di Milano sui fatti di malasanità.
Occorre una rinnovata cultura della legalità e della professione medica
A.M.C.I.- Associazione Medici Cattolici Italiani – sezione di Milano intende intervenire sui fatti relativi alla Clinica Santa Rita di Milano, come riportati dai mezzi di comunicazione. A.M.C.I. di Milano appoggia incondizionatamente l’azione della Magistratura che intende far emergere gli scandali relativi alla sanità milanese. Premesso il riconoscimento del principio di non colpevolezza sino al giudizio per tutti gli indagati, non possiamo però tacere l’orrore e il raccapriccio di fronte alle notizie diffuse dagli organi di stampa. La prima, spontanea domanda che A.M.C.I. di Milano vuole porre è: “dov’è il rispetto dell’uomo, del paziente che si ha in carico?”. Non è una domanda retorica, è una constatazione chiara dell’effetto perverso che si può avere quando si considera un luogo di cura semplicemente come un’azienda, quando si ritiene la propria professione non più una missione, ma un mezzo per accumulare ricchezze sulla base delle prestazioni che si compiono. Fatti come questi impongono una seria riflessione sul sistema sanitario nel suo complesso. A.M.C.I. di Milano intende sollecitare un’azione ancora più puntale e attenta di controllo da parte delle Asl e della Magistratura sul sistema della sanità privata, e nello stesso tempo auspica un potenziamento degli Ospedali Pubblici che in questi ultimi anni hanno sofferto a causa della maggiore agilità burocratica ed amministrativa delle strutture assistenziali accreditate. Il nostro non è un semplice richiamo morale, è il desiderio che si realizzi compiutamente un rispetto della legalità e che venga fatta completa luce su questi fatti lesivi della dignità della persona sofferente.
Edoardo Caprino - Resp ufficio stampa AMCI Milano

giovedì 12 giugno 2008

Giornata mondiale contro il lavoro minorile


Secondo le statistiche pubblicate dall'"Organizzazione Internazionale del Lavoro" (OIL), 218 milioni di bambini/ragazzi (dai 5 ai 17 anni) sono vittime del lavoro minorile. 126 milioni di essi lavorano a lungo ed in condizioni di estremo pericolo. In casi estremi detti minori sono soggetti a schiavitù ovvero separati dalle loro famiglie e/o abbandonati alla loro sorte per le strade delle grandi città. La loro salute fisica è messa in pericolo e il loro benessere sociale e intellettuale è compromesso da un'alimentazione ed una scolarizzazione inadeguata. Il lavoro minorile è strettamente collegato alla povertà. Spesso il contributo economico che questi "bambini lavoratori" recano al budget familiare è fondamentale: le famiglie deprivate - che spesso dipendono da questo contributo - danno maggior peso a questa risorsa che non all'educazione. Queste famiglie non sono in grado di pagare le tasse scolastiche e tutte le altre spese legate alla scuola. Così quando devono fare la scelta d'inviare uno dei loro bambini a scuola, sono spesso propense a privilegiare i maschi a danno delle femmine. Nel quadro degli "Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo", le Nazioni Unite e la comunità internazionale hanno definito alcuni obiettivi che da qui al 2015 dovrebbero: 1) far acquisire a tutti i bambini un ciclo completo di educazione primaria; 2) eliminare la disparità sessuale in campo educativo. Questi obiettivi non potranno essere raggiunti senza rimuovere i fattori che sono all'origine del lavoro minorile e che impediscono alle famiglie più povere di mandare i loro figli a scuola. Dovrebbero essere messe in atto, in particolare, le seguenti misure: offrire un insegnamento primario gratuito, pubblico ed obbligatorio; superare gli ostacoli all'educazione delle bambine; dare opportunità educative ai fanciulli ed ai giovani non scolarizzati; garantire ai bambini l'accesso a scuola, oltre che ad un ambiente sicuro e di qualità; colmare la carenza mondiale d'insegnanti e assicurare un corpo docente formato e professionale; promuovere l'adozione di leggi conformi alle norme internazionali sul lavoro minorile e l'educazione; lottare contro la povertà e favorire la creazione di posti di lavoro decente per gli adulti; accrescere la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla necessità di eliminare il lavoro minorile.

Preti da 15 anni


mercoledì 11 giugno 2008

Le foto del ritrovamento


Una grotta, dimenticata sotto la più nota San Giorgio a Rihab, nel nord della Giordania. Sarebbe questa la più antica chiesa cristiana del mondo. La scoperta, resa nota dal Jordan Times, è di un gruppo di archeologi, che fanno risalire la costruzione a una data collocabile tra il 33 e il 70 d. C. "Crediamo si tratti della prima chiesa di tutta la cristianità", dichiara Abdul Qader al-Husan, capo del Jordan's Rihab Centre for Archaeological Studies. "Ci sono prove che abbia ospitato i primi cristiani, i 70 discepoli di Gesù, che fuggiti dalla persecuzione di Gerusalemme avrebbero riparato nella Giordania settentrionale, ai confini con la Siria", aggiunge l'archeologo. All'interno della cava sono presenti alcuni sedili di pietra, probabilmente destinati al clero, e un'area circolare che fa pensare all'abside. Un profondo tunnel, invece, conduceva ad una fonte d'acqua. Il vescovo ausiliare dell'arcidiocesi greco-melkita, Nektarious, definisce la scoperta "un'importante pietra miliare per i cristiani di tutto il mondo".
Guarda le foto su:

martedì 10 giugno 2008

E-commerce


La gamma dell' e-commerce: dal busto del Papa al calice modello Santo Graal
Quando spirito e business vanno d' accordo
I gadget legati alla sfera religiosa rappresentano anche un affare milionario
di Garibaldi Andrea
Serve un tronco di ulivo a croce con Cristo (69 euro, iva esclusa)? Un calice modello estate in argento e oro (1950 euro)? Una statua di Sant' Antonio con bambino in braccio, con 2 coppie di occhi di cristallo (1350 euro)? Un' icona in legno di Giovanni Paolo II (20 euro)? Basta riempire il carrello elettronico, fare l' ordine, pagare con carta di credito ed entro due-tre settimane riceverete tutto quel ben di Dio a casa. O in parrocchia. Nella prateria dei siti cattolici c' è una sezione che si occupa meno di spirito, più di mercato. (...) un lungo campionario di «sopra culla», angioletti e immaginette per neonati, prezzi da un euro e mezzo a sei. E poi portachiavi, porta rosari, acquasantiere, icone rotonde, vetrofanie per auto. «Città Cattolica» assicura di spedire in ogni parte del globo, «Polo Nord e Polo Sud inclusi» e di coprire ogni prodotto con la garanzia «soddisfatti o rimborsati». Inoltre, informa: «Ci fregiamo del supporto di un Pantografo Computerizzato capace di realizzare qualsiasi intaglio o disegno su legno». Si possono avere in 30 giorni altari in ottone fuso e marmo, un «calice cesellato a mano in oro e argento modello Graal» a 1280 euro, una coppia di angeli in adorazione (68 oppure 89 euro, a seconda dell' altezza), una statua in vetroresina di San Francesco d' Assisi, dipinta a mano, ottima per esterni e/o interni (697 euro), un mezzo busto di Giovanni XXIII in bronzo a cera persa (3950 euro). Su questo sito si trovano anche utili avvisi da scaricare come la «Petizione al santo Padre perché venga riconosciuto a Maria Santissima il triplice titolo di Corredentrice, Mediatrice, Avvocata». Nel listino di Holyart ci sono un turibolo in stile classico (329 euro), una Madonna in nicchia in acero naturale con ante apribili (109), sette fiamme con candele (384 euro), incenso olibano di Gedda aromatizzato al patchouli (prezzo scontato 10, 73 euro), mirra in pezzettini 8 scontata a 7,13 euro) e un rosario elettronico con cuffie (26,55 euro). (...)
Corriere della Sera - 2 giugno 2008 - p.9

Chi ha il pane, nuon vuole avere i denti


"Un gin-tonic e perdo peso"
Dall’abuso di alcolici ai maniaci degli alimenti sani:
le nuove ossessioni del cibo
di Elena Lisa
Milano - In principio erano l'anoressia e la bulimia. Oggi, sono l'ortoressia, la stressoressia e la vigoressia. Sono le nuove facce dei disturbi alimentari, ossessioni per il cibo e per il peso, di cui paradossalmente non soffre chi è malato di obesità, ma chi invece non ha poi così bisogno di dimagrire. (...) In Italia, l'Ansisa, l'associazione nazionale specialisti in scienza dell'alimentazione, spiega che c'è dell'altro e parla di alcorexia. A soffrirne sono ragazzi e ragazze che a 16 anni «per dieta» fanno merenda col gin-tonic. Giovani comuni, con famiglie borghesi, senza alcun problema apparente e con ottime relazioni sociali: studiano, vanno a ballare, praticano sport e hanno imparato da amici, o direttamente su internet, che con un paio di sbornie e altrettante vomitate, si può anche perdere peso. Per restare in forma, quando poi la voglia di mangiare è irrefrenabile, sostituiscono pranzo e cena con vino e birra che anestetizza e toglie il senso di fame: «Difficile fare stime - dicono gli psicoterapeuti dell'Ansisa a Milano - perché questi adolescenti non si rendono conto di avere un problema e non chiedono aiuto ai medici. Sono convinti che per dimagrire di tre o quattro chili, per la gita scolastica o una gara importante, non sia sbagliato ubriacarsi e non mangiare». Dubbi e paure i ragazzi, invece, le scrivono sui blog. (...) Sono i malati di ortoressia (dal greco orthos, «giusto»), in genere di estrazione sociale medio-alta, che pretendono di seguire un'alimentazione sana a tutti i costi. Comprano negli store del biologico e macrobiotico e mangiano esclusivamente prodotti freschi, nulla di già preparato. Fuggono dai banchi del supermercato terrorizzati dagli allarmi alimentari: dai polli alla diossina, alla verdura con pesticidi, dagli hamburger con carne «pazza», al pesce contaminato, fino ai prodotti geneticamente modificati (...) «La vita che queste persone conducono è impressionante». Nessun pranzo o cena fuori, nemmeno a casa di amici. Momenti liberi non esistono, tutto il tempo è dedicato a cercare negozi sempre più selezionati e a prendere informazioni sui prodotti «avvelenanti». Marco, ex patito del «mangiar sano», racconta di avere il pallino dei muscoli perciò da ortoressico si è trasformato in vigoressico: «Per questioni estetiche - continua Donini - i maniaci del fitness si rimpinzano di cibi ricchi di proteine, di sostanze come la carnitina e la creatina e trascurano carriera e relazioni». Ci sono poi donne in carriera e uomini d'affari malati di stressoressia, che hanno un rapporto inquieto con il cibo, fatto di amore e odio. Per via delle riunioni di lavoro interminabili saltano il pranzo e, per colpa dello stress, non buttano giù un boccone nemmeno a cena. Quando poi sono in vacanza, si abbuffano ingrassando esageratamente. (...)
Le ossessioni alimentari sono così subdole da essere considerate strane abitudini più che veri e propri disturbi. Basta andare su YouTube e si possono vedere, senza censure, donne giovanissime che filmano orgogliose il loro scheletro. Scrivendo «anorexicas» con tre punti esclamativi, il filmato che si apre è quello di una ragazzina che vomita mentre l'amica spiega con disinvoltura, al compagno che riprende, che si tratta di anoressia (...) «I disturbi alimentari, dimagrimento estremo e obesità precoce, sono il più grave problema sociale legato alla salute». (...) Nelle scuole i soggetti più vulnerabili sono quelli più competitivi, i più bravi della classe. Smettono di mangiare per dimostrare che sono campioni anche di autocontrollo. Quando si accorgono di essere diventati troppo magri vorrebbero correre ai ripari, ma la testa rifiuta il cibo.
Un ruolo decisivo lo gioca anche il marketing, dice Bellodi: «Pensiamo agli spot sulle monoporzioni. Il messaggio che passa è questo: sono così piccole che puoi mangiarne quanti ne vuoi senza conseguenze: un’idea sbagliata. Così com’è sbagliato far credere che se poi s’ingrassa basta prendere una pastiglia per dimagrire».

lunedì 9 giugno 2008

Ancora fame

Fallimento Fao
di Marco Cochi
Divisioni su tutti i fronti: biocarburanti, modelli di sviluppo, azioni concrete per far fronte alla crisi e alle speculazioni finanziarie. Il testo finale approvato è generico e sbrigativo. «E’ finito il tempo delle parole, bisogna passare ai fatti». Così, senza tanti preamboli, il Direttore generale della Fao, Jacques Diouf, aveva cominciato il suo intervento al vertice di Roma, conclusosi da poche ore. Nel prosieguo del suo discorso Diouf aveva spiegato come l’attuale crisi alimentare mondiale abbia avuto «tragiche conseguenze politiche e sociali in molti Paesi». Il numero uno della Fao aveva poi concluso in crescendo rimarcando come nel 2006 il mondo abbia speso 1.200 miliardi di dollari per gli armamenti, mentre il cibo sprecato in un singolo paese è stato pari a 100 miliardi di dollari e l’obesità nel mondo provoca un eccesso di consumi quantificabile in 20 miliardi di dollari. Continua su:
http://www.nigrizia.it/doc.asp?id=10872

Inizio Oratorio Estivo!

In bocca al lupo a bambini, ragazzi, animatori, adulti e famiglie!

domenica 8 giugno 2008

Pianta antizanzara


Una pianta tropicale potrebbe risolvere il flagello delle zanzare. Si chiama Catambra e tiene lontani i fastidiosi insetti in modo del tutto naturale. A mettere alla prova le effettive capacità della pianta sarà Buccinasco, un paesone a sud di Milano con 30.000 abitanti, dove partirà un progetto che prevede la realizzazione di un'area delimitata da questa nuova specie dalle proprietà repellenti. La Catambra grazie all'elevata concentrazione di catalpolo eserciterebbe una potente azione repellente contro zanzare e insetti volanti a sei zampe, compresa la zanzara tigre.

Futuro


Futuro del verbo vivere
di Massimo Gramellini
Uno degli eventi più strabilianti della nostra epoca è la scomparsa dei verbi al futuro. Dopo l’abbuffata del Duemila, quando per strada e sui giornali era tutto un «saremo» e «diventeremo», il futuro ha cominciato a rattrappirsi. Fino alla condizione attuale, in cui per i poveri coincide con l’ultima settimana del mese e per i potenti con la fine dell’anno, quando molti di loro verranno giudicati sulla base del bilancio consuntivo: premiati se avranno tagliato i costi, ma puniti senza pietà se li avranno aumentati per sviluppare gli investimenti, la ricerca scientifica, la formazione del personale. Le società umane appassiscono così, a furia di chiudere in pareggio i bilanci di fine anno senza più avere un senso di marcia che non sia la mera sopravvivenza.
Gli unici che osano ancora coniugare i verbi al futuro sono gli innamorati. Ascoltate i loro discorsi (o ricordate i vostri, di quando lo eravate). Pur nelle difficoltà di una vita precaria palpitano di visioni, progetti, scenari che escono dalla meschinità del presente per proiettarsi in quella dimensione magica dove le possibilità del cambiamento volteggiano intatte. Il futuro è il verbo di chi emana energia. E l’energia più potente e più giovane rimane sempre l’amore. Persino in un continente per vecchi come la nostra estenuata Europa. Non sono un economista e nemmeno un sociologo, ma sento che dalla depressione economica e morale ci potranno salvare soltanto le persone innamorate: di un’altra persona, di un sogno, del proprio talento. Della vita.