sabato 10 gennaio 2009

Non solo fiori

I fiori sull'altare per dire: "guarda come sono ricco"
di mons. Mario Delpini
Avvenire - Milano 7 - 02.11.08
Se c’è stato un matrimonio o un funerale, lo capisci dai fiori: sulle balaustre, tra i candelabri dell’altare antico. Invadono persino la mensa di colore e di profumo. I fiori sono sempre belli. Talora però sono una forma di esibizionismo. Fiori esotici e composizioni strampalate più che dare lode a Dio dicono: «Guardate come sono ricchi i nostri committenti... considerate come è originale il nostro fiorista... se vi serve, c’è il suo indirizzo...». Se poi, il giorno dopo, il profumo intenso del giorno prima è diventato un tanfo insopportabile, ti viene da pensare che i fiori possono essere anche uno sperpero scandaloso. Perciò ho apprezzato la confidenza di un parroco: «Qui ai funerali i fiori sono pochissimi: la gente sa che abbiamo progetti di adozione a distanza e ogni occasione è buona per fare un’offerta. Anche i morti - credo - sono più contenti». La bellezza è però assicurata dai fiori della signora Elvira: sono i fiori semplici che lei coltiva apposta nel suo giardinetto. Li dispone in chiesa con devozione e buon gusto: «Signore, resterei ancora un po’ a pregare, ma devo andare. Lascio qui i miei fiori, sono come un canto, come un atto d’amore, sono la mia preghiera!».

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