ho visto ancora una volta una parte della Messa in tv,
quella della Domenica mattina.
Assemblee di plastica; stile del celebrare più simile al medioevo che al 2009; ministranti-statuine;
canti da concerto; parole che non parlano.
Ho fondati dubbi che queste trasmissioni non siano strumenti di evangelizzazione, bensì pantomime dello spettacolo, ossequiose agli stili della tv generalista.
Con questo non voglio togliere nulla all'ex opere operato,
né alla buona fede di chi le segue.
E pensare che sarebbe uno spazio ottimale per mostrare-far vivere
ciò che è la Liturgia della Chiesa.
E non un'altra cosa.
dalla Sacrosanctum Concilium del Concilio Vaticano II
19. I pastori d'anime curino con zelo e con pazienza la formazione liturgica, come pure la partecipazione attiva dei fedeli, sia interna che esterna, secondo la loro età, condizione, genere di vita e cultura religiosa. Assolveranno così uno dei principali doveri del fedele dispensatore dei misteri di Dio. E in questo campo cerchino di guidare il loro gregge non solo con la parola ma anche con l'esempio. (...)
30. Per promuovere la partecipazione attiva, si curino le acclamazioni dei fedeli, le risposte, il canto dei salmi, le antifone, i canti, nonché le azioni e i gesti e l'atteggiamento del corpo. Si osservi anche, a tempo debito, un sacro silenzio. (...)
48. Perciò la Chiesa si preoccupa vivamente che i fedeli non assistano come estranei o muti spettatori a questo mistero di fede, ma che, comprendendolo bene nei suoi riti e nelle sue preghiere, partecipino all'azione sacra consapevolmente, piamente e attivamente. (...)
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