giovedì 24 gennaio 2008
Ai giornalisti
Festeggiando oggi il Patrono dei giornalisti,
san Francesco di Sales,
ripropongo un passaggio
del celebre "Io se fossi Dio" di Giorgio Gaber
(...)
Io se fossi Dio maledirei davvero i giornalisti e specialmente tutti
che certamente non sono brave persone e dove cogli, cogli sempre bene.
Compagni giornalisti avete troppa sete
e non sapete approfittare della libertà che avete avete ancora
la libertà di pensare
ma quello non lo fate e in cambio pretendete
la libertà di scrivere e di fotografare.
Immagini geniali e interessanti di presidenti solidali e di mamme piangenti.
E in questa Italia piena di sgomento come siete coraggiosi,
voi che vi buttate senza tremare un momento.
Cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti e si direbbe proprio compiaciuti.
Voi vi buttate sul disastro umano col gusto della lacrima in primo piano.
Sì, vabbe’, lo ammetto la scomparsa dei fogli e della stampa sarebbe forse una follia
ma io se fossi Dio di fronte a tanta deficienza non avrei certo la superstizione della democrazia.
Ma io non sono ancora del regno dei cieli sono troppo invischiato nei vostri sfaceli. (...)
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