martedì 29 luglio 2008

Chinare il capo


«"Chinare il capo". L'immagine fa riferimento al momento della nascita, nel quale il bambino viene al mondo proprio attraverso questo movimento. Nel momento del parto si prepara, si mette in posizione, con la testa in giù, "china il capo", lo flette per incanalarsi e solo così nasce, facendo ad un tempo esperienza di resistenza, sforzo, abbandono... Questa immagine che caratterizza la nascita si ripresenta poi sotto differenti aspetti nell'arco di tutta la vita in cui molte situazioni ci fanno sperimentare la durezza della realtà, la sua "resistenza" che segnala il nostro limite e ci sollecita a prendere posizione, a riconoscere la nostra misura in relazione ad esso. Impariamo a vivere affrontando la realtà alternando "resistenza e resa" fino all'ultimo atto, quello del morire, che più di ogni altro ha la sembianza del "chinare il capo"».
A. Gaino, Chinare il capo, in Esperienza e Teologia, 17 (2003), p. 5

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