mercoledì 13 agosto 2008

Bisogno di dirsi


Il sito X pubblica sul web storie e confessioni telefoniche degli utenti
C'è chi racconta che vorrebbe uccidere il coniuge, chi sogna di fare spogliarelli...
Paure, speranze, rivelazioni. Il sito che raccoglie i segreti
"XY" aveva un peso sulla coscienza. Anni fa ha spinto la sua migliore amica ad abortire senza dire nulla alla sua famiglia ed ora aveva bisogno di raccontarlo a qualcuno. "YX", che lavora in uno zoo, parla invece del più grande errore della sua vita: un giorno non ha chiuso bene alcune gabbie e solo per un colpo di fortuna alcuni animali feroci non sono riusciti a scappare. Sono solamente due delle centinaia di anonime confessioni raccolte in pochi mesi dal sito X, uno spazio lasciato a disposizione di chi ha una storia e non ce la fa più a tenerla per sé.
Lo slogan del sito X è "Storie vere di persone vere". Gli utenti si registrano, decidono quante informazioni su loro stessi rendere visibili e poi, componendo un numero di telefono statunitense, possono registrare i propri racconti, che vengono classificati in base al contenuto e immediatamente pubblicati. A quel punto tutti li possono ascoltare in streaming da ogni parte del mondo.
Il sito non indica ai visitatori che tipo di interventi effettuare, tanto che vi si possono trovare persino giudizi su ristoranti e numerose esternazioni di stampo politico. Molti però lo hanno ormai trasformato in un vero e proprio confessionale a cui affidare i loro piccoli e grandi segreti. Un modo per dire e non dire, per raccontare al mondo vicende intime della propria vita potendo però contare sull'anonimato garantito dal proprio username. Per confidare ad altri i propri sogni, i misfatti di conoscenti e amici o le proprie debolezze senza temere conseguenze.
E così al sito vengono consegnate dichiarazioni più o meno compromettenti. (...) "XZ", infine, dichiara addirittura che, se avesse la certezza di non essere scoperta, ucciderebbe il marito. Altri parlano delle proprie paure, di temi sicuramente delicati, personali. "ZX" dice che un'idea la terrorizza sin da bambina: morire per un colpo di pistola alla testa. "ZY" racconta uno dei momenti più terribili della sua infanzia, e cioè il tentativo di suicidio della madre. "YZ" rivela invece che un amico, del quale ovviamente non fa il nome, ha problemi con alcool e droga. (...)
L'ascolto di diverse confessioni lascia inevitabilmente un retrogusto amaro. A molte di queste storie raccontate su internet corrisponde infatti qualcuno che non ha una persona in carne ed ossa con cui potersi confidare. E i commenti lasciati dagli utenti non possono certo sostituire una pacca sulla spalla o un abbraccio. (...)
articolo

Nessun commento: