lunedì 11 agosto 2008

Supermamme


Agli inglesi non piace più la supermamma Il modello "supermamma" è in declino anche negli Stati Uniti
Studio di Cambridge: per le donne impossibile seguire figli e carriera
(...) Eppure, mentre la cultura delle pari opportunità avanza nei Parlamenti e nelle società, il mito della supermamma è in agonia proprio nei paesi che l’hanno tenuto a battesimo: Gran Bretagna e Stati Uniti. Se ne sono accorti i ricercatori della «Cambridge University», dopo aver confrontato vent’anni di inchieste sui rapporti fra donne, famiglia e lavoro. «È inutile girarci attorno - spiega la sociologa Jacqueline Scott, responsabile dello studio -. Le donne che si danno da fare nel lavoro lo fanno a discapito della famiglia. Se ne sono rese conto loro stesse».
I numeri parlano chiaro: se nel 1994 il 51% delle donne e il 52% degli uomini britannici affermava di credere alla frase «il fatto che una donna lavori non crea disagi alla famiglia», nel 2002 le percentuali si sono abbassate al 46% delle donne e al 42% degli uomini. Negli Stati Uniti il cambiamento è stato anche più drastico: nel 1994 il 51% degli intervistati sosteneva il mito della supermamma, nel 2002 la percentuale è scesa al 38%. Contemporaneamente è calato anche il numero di persone disposte a sottoscrivere la frase: «Per una donna il modo migliore per ottenere l’indipendenza è cercarsi un lavoro». Ma la tendenza sta guadagnando terreno anche negli altri paesi dell’Unione europea, ad eccezione della Germania. (...)
La Fawcett Society, un istituto fondato dalle suffragette inglesi che dal 1866 si batte per la parità dei diritti, riconosce la verità di questa analisi. «Dimostra che il tentativo di mettere le donne al posto degli uomini e gli uomini al posto delle donne è fallito - afferma Kat Banyard, la direttrice - In questo modo le donne non hanno fatto altro che accollarsi due pesi: la carriera e la vita domestica. La verità è che la cultura del lavoro a tempo pieno e la mancanza di flessibilità non fanno altro che tenere imbrigliata la società negli stereotipi di genere». E così le donne si ritrovano davanti al bivio di sempre. «In Gran Bretagna stiamo imboccando la direzione sbagliata dopo 20 anni di successi culturali nel campo delle pari opportunità - continua la professoressa Scott -. Dobbiamo rivedere completamente il nostro modello di welfare affinché lavoro e famiglia tornino ad essere compatibili» (...) qui trovi l'articolo

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