sabato 13 settembre 2008

Panche divise


Quando i posti in chiesa raccontano le divisioni
di mons. Mario Delpini - Avvenire - Milano 7 - 27.01.08
Dispersi nella grande chiesa i devoti stanno al loro posto. Il Carlo e la Carla sono seduti vicini, ma a tre panche di distanza dalla Giuseppina: non si parlano più. La Maria è isolata al suo posto: non si muove neanche per lo scambio della pace: "Vado in chiesa per pregare, non per fare confusione". Le prime tre panche sono vuote: non credo si tratta del reverenziale timore di Dio. Sulle ultime due sedie prendono posto Mirko e Marco: non si sa se aspettano che finisca la messa o che esca di chiesa la Lucia. Quando si celebra la messa per il povero Antonio si presenta tutta la famiglia, con parenti e conoscenti: però dai posti che occupano capisci subito che la divisione dell’eredità ha lasciato divisioni e rancori. I posti in chiesa dicono molte cose. Il parroco si è stancato di dire: "Venite davanti: non c’è nessun pericolo! Stiamo più uniti: i canti e le preghiere riescono meglio. Scambiatevi il segno della pace". Il parroco guarda i devoti e sospira. I posti in chiesa gli raccontano di beghe, inerzie, estraneità. E prega: «Dona la pienezza dello Spirito Santo perché diventiamo un cuor solo e un’anima sola». Per ora la Maria non s’è mossa. Chi sa? Forse domani.

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