domenica 13 luglio 2008

Fuori dal coro

Ho cercato invano una rilettura seria, critica, veritiera,
dei grandi demeriti di un personaggio come Gianfranco Funari.
Tutti non tessono che elogi.
I blogger invocano il "santo subito"
(forse sono gli stessi che lo gridavano di Giovanni Paolo II).

"Avvenire" scrive una mini-biografia, carica di dati e banalità.
Non credo si tratti solo di una inevitabile "beatificazione" di chi muore.
C'è una superficialità diffusa in questa pseuodocultura dolcificata;
ma soprattutto c'è la casta del mondo della tv (produttori e giornalisti)
che si autocelebra, si autoassolve, si autodifende.
Fino all'indifendibile.

don Chisciotte

1 commento:

Unknown ha detto...

E' vero: c'è un elogio corale e unanime del ruolo svolto da Funari che domina incontrastato nei media e, purtroppo, anche nella quasi totalità dei blog che si espressi sul tema. Fenomeno preoccupante, perché (capisco la tua amara ironia) a invocare il "santo subito", purtroppo, non sono soltanto gli stessi che lo gridavano di Giovanni Paolo II...

Anch'io, desolato ma non sorpreso da queste masse (e vertici!) osannanti, ho cercato una rilettura critica (ma davvero critica, nel senso migliore) del fenomeno Funari e, secondo me, qualcosa c'è.
L'ho segnalato in questo post nel mio blog e ogni segnalazione di altri articoli o post "fuori dal coro" inviata nei commenti è gradita.
Insomma: non siamo soli, anche quando abbiamo l'impressione di "predicare nel deserto".