Kabul (AsiaNews) – Quattro suore di Madre Teresa sono arrivate a Kabul, hanno aperto la loro casa e iniziato a raccogliere i bambini più bisognosi dalla strada. Da un anno si attendeva il loro ingresso nel Paese e lo scorso 10 aprile si è costituita la comunità. Padre Giuseppe Moretti, Superiore della missio sui iuris dell’Afghanistan, ha benedetto la loro casa il 9 maggio. Le Missionarie della Carità non hanno al momento linea telefonica ed è p. Moretti a raccontare ad AsiaNews che la loro presenza fino ad ora “non ha suscitato nessuna opposizione, come invece qualcuno immaginava”. Le suore, tutte di nazionalità diversa, girano per la città con il loro sari bianco e azzurro, tra i burqa azzuri delle donne afgane. Il loro abito è un chiaro segno di appartenenza religiosa. Molti temevano che questo avrebbe creato problemi con gli integralisti islamici, in un Paese al 99% musulmano. “Hanno cominciato già a dedicarsi ai bambini, la cui condizione nel Paese è a livelli gravissimi, prendendo con sé alcuni ragazzi dalla strada” racconta p. Moretti. Il sacerdote è sicuro che “le suore di Madre Teresa, verranno rispettate e amate come le Piccole sorelle di Gesù, che da 46 anni operano con discrezione negli ospedali e sono ben volute dagli afghani”. Proprio una delle Piccole sorelle di Gesù, una suora giapponese che lavora nel reparto pediatrico in un grande ospedale di Kabul, riferisce di un segnale positivo. “Ieri, in occasione della festa delle infermiere, il direttore dell’ospedale - un musulmano - ha invitato lo staff ad avere Madre Teresa come esempio; ha detto che come lei bisogna prendersi cura di tutti con lo stesso impegno, al di là delle razze e delle religioni”. Già mesi fa AsiaNews aveva registrato un altro importante segnale della stima e del rispetto che anche i musulmani nutrono per le Missionarie della Carità. Ad ottobre scorso lo stesso ambasciatore afghano in Pakistan, incontrando le suore di madre Teresa ancora in attesa del visto per entrare in Afghanistan, aveva assicurato che sarebbe stato ‘un onore’ il poterle aiutare. (MA) |
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