venerdì 9 giugno 2006
L'amore ai tempi di Internet
Triste vedere che - in gran quantità - si vada a cercare l'anima gemella da chi lo fa per mestiere e ci guadagna (sul presunto "bene" di chi è "in ricerca"). don Chisciotte
* Un sondaggio dice che due terzi dei "single" britannici cercano o hanno cercato un partner sul web. E sono in continuo aumento
L'amore ai tempi di internet: tutti in rete a cercare l'anima gemella
Un giro d'affari da 17 milioni di euro
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - L'amore corre sul mouse, sul "topolino" digitale su cui state posando le dita mentre leggete questo articolo. Due terzi dei "single", in Gran Bretagna, cercano l'anima gemella su Internet, e il loro numero aumenta vertiginosamente di anno in anno, rivela un sondaggio pubblicato dal Times di Londra, fornendo per la prima volta cifre dettagliate sul cosiddetto mercato dei "cuori solitari". Che è enorme: cinque milioni e mezzo di persone, vale a dire un decimo della popolazione, usano annunci personali o agenzie matrimoniali per trovare un partner, e il 65 per cento di costoro, ossia tre milioni e mezzo di uomini e donne, si servono a tale scopo di siti e chat-line su Internet.
L'amore sul web è dunque un dilagante fenomeno sociale, oltre che un grosso business dal punto di vista economico: il giro d'affari delle inserzioni dei "single" in rete ha raggiunto 12 milioni di sterline, circa 17 milioni di euro (34 miliardi di vecchie lire italiane), nel 2005, e il quotidiano londinese prevede che sfiorerà i 50 milioni di sterline, ovvero 70 milioni di euro, nel 2008.
Il sondaggio condotto dalla Parship. co. uk, la sussidiaria inglese della principale agenzia per "cuori solitari" su Internet d'Europa e la più importante fra le cento agenzie di questo genere che operano nel Regno Unito, indica una crescente fiducia dei consumatori sulla possibilità di formare una coppia grazie agli annunci "on line": sei mesi fa il 35 per cento degli interpellati era convinto di trovare l'innamorato o l'innamorata perfetti su Internet, oggi la percentuale è già salita al 50 per cento.
I motivi del maggiore successo del "web" nella ricerca dell'anima gemella, notano gli esperti, sono almeno due. ""L'interattività offerta da Internet è senz'altro un fattore, perché consente a chiunque, seduto comodamente a casa propria, di vedere in faccia il potenziale partner e di imparare tutto quello che è possibile imparare sul suo conto, mantenendo un'assoluta privacy, mentre ci vuole più determinazione e coraggio a entrare in un'agenzia matrimoniale e compilare un questionario", dice Chris Simpson, direttore di Telecom Express, il network che riunisce vari servizi per "cuori solitari" in rete, tra cui "Encounters" (Incontri), le inserzioni di questo tipo che appaiono sul Times cartaceo e sul suo sito "on line".
Un'altra ragione, spiega Richard Giordano, sociologo del Birbeck College alla University of London, è che i vecchi circuiti tradizionali per incontrare coetanei e conoscere l'uomo o la donna giusti non esistono più: "Una volta c'erano la famiglia allargata, la chiesa, il club dopolavoristico, la mensa aziendale, il pub. Oggi la gente lavora di più e più in fretta, sicché il tipico single, uscito dall'ufficio, finisce da solo a casa con una birra in mano e un film in dvd da guardare. Ecco allora che Internet allarga gli orizzonti, permettendo di conoscese rapidamente un enorme numero di persone, selezionando quelle che sembrano fatte apposta per noi".
(5 gennaio 2006) www.repubblica.it
* Un sondaggio dice che due terzi dei "single" britannici cercano o hanno cercato un partner sul web. E sono in continuo aumento
L'amore ai tempi di internet: tutti in rete a cercare l'anima gemella
Un giro d'affari da 17 milioni di euro
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - L'amore corre sul mouse, sul "topolino" digitale su cui state posando le dita mentre leggete questo articolo. Due terzi dei "single", in Gran Bretagna, cercano l'anima gemella su Internet, e il loro numero aumenta vertiginosamente di anno in anno, rivela un sondaggio pubblicato dal Times di Londra, fornendo per la prima volta cifre dettagliate sul cosiddetto mercato dei "cuori solitari". Che è enorme: cinque milioni e mezzo di persone, vale a dire un decimo della popolazione, usano annunci personali o agenzie matrimoniali per trovare un partner, e il 65 per cento di costoro, ossia tre milioni e mezzo di uomini e donne, si servono a tale scopo di siti e chat-line su Internet.
L'amore sul web è dunque un dilagante fenomeno sociale, oltre che un grosso business dal punto di vista economico: il giro d'affari delle inserzioni dei "single" in rete ha raggiunto 12 milioni di sterline, circa 17 milioni di euro (34 miliardi di vecchie lire italiane), nel 2005, e il quotidiano londinese prevede che sfiorerà i 50 milioni di sterline, ovvero 70 milioni di euro, nel 2008.
Il sondaggio condotto dalla Parship. co. uk, la sussidiaria inglese della principale agenzia per "cuori solitari" su Internet d'Europa e la più importante fra le cento agenzie di questo genere che operano nel Regno Unito, indica una crescente fiducia dei consumatori sulla possibilità di formare una coppia grazie agli annunci "on line": sei mesi fa il 35 per cento degli interpellati era convinto di trovare l'innamorato o l'innamorata perfetti su Internet, oggi la percentuale è già salita al 50 per cento.
I motivi del maggiore successo del "web" nella ricerca dell'anima gemella, notano gli esperti, sono almeno due. ""L'interattività offerta da Internet è senz'altro un fattore, perché consente a chiunque, seduto comodamente a casa propria, di vedere in faccia il potenziale partner e di imparare tutto quello che è possibile imparare sul suo conto, mantenendo un'assoluta privacy, mentre ci vuole più determinazione e coraggio a entrare in un'agenzia matrimoniale e compilare un questionario", dice Chris Simpson, direttore di Telecom Express, il network che riunisce vari servizi per "cuori solitari" in rete, tra cui "Encounters" (Incontri), le inserzioni di questo tipo che appaiono sul Times cartaceo e sul suo sito "on line".
Un'altra ragione, spiega Richard Giordano, sociologo del Birbeck College alla University of London, è che i vecchi circuiti tradizionali per incontrare coetanei e conoscere l'uomo o la donna giusti non esistono più: "Una volta c'erano la famiglia allargata, la chiesa, il club dopolavoristico, la mensa aziendale, il pub. Oggi la gente lavora di più e più in fretta, sicché il tipico single, uscito dall'ufficio, finisce da solo a casa con una birra in mano e un film in dvd da guardare. Ecco allora che Internet allarga gli orizzonti, permettendo di conoscese rapidamente un enorme numero di persone, selezionando quelle che sembrano fatte apposta per noi".
(5 gennaio 2006) www.repubblica.it
Nessun commento:
Posta un commento