lunedì 17 dicembre 2007

Prenatalizia - 1

"Non c'era posto per loro nell'albergo"

"Il dono della fede, solitamente germinato negli anni dell'infanzia, cresce nella vita quotidiana di ciascuno di noi. In questa storia, che ha tratti di singolarità per ognuno, possiamo ritrovare i linguaggi attraverso cui ci è stata trasmessa la fede, oppure sono emerse le difficoltà, le incomprensioni, o anche la distanza, la non conoscenza e l'avversione nei confronti della vita cristiana e della Chiesa".
card. Tettamanzi, Famiglia comunica la tua fede, n. 15
«... E lo depose in una mangiatoia perché non c'era per essi posto nell'albergo » (Lc 2, 7).Dirà più tardi: «Picchiate e vi sarà aperto». Ma per sua madre, che Lo recava in grembo, le porte sono rimaste sbarrate e gli uomini dietro, murati nella fortezza del loro egoismo, decisi a non cedere una spanna di pavimento. Non c'era posto per Lui. E deve nascere fuori della città. Cosi come morirà fuori della città. Ci sentiamo in dovere di indignarci nei confronti di quelli che gli hanno sbattuto la porta in faccia. Può essere uno sdegno fasullo. Può essere un comodo alibi. In realtà, noi facciamo qualcosa di peggio. Abbiamo imparato le buone maniere e ci ripugna il gesto di lasciarLo fuori della porta, siamo gente educata noi. Mica come quei villanzoni... Non Lo lasciamo fuori. Subodoriamo il pericolo, avvertiamo la Sua presenza inquietante, comprendiamo che dobbiamo difenderci da Lui. Ma non Lo lasciamo fuori. Con le buone maniere, adottando i più sottili accorgimenti diplomatici, riusciamo a renderla «innocuo». Blocchiamo il Natale. E la nostra operazione è più perfida di quella tendente a lasciarLo fuori.

Alessandro Pronzato, Vangeli scomodi, 21

Nessun commento: