Esattamente ventiquattro anni fa, il 18 marzo 1976, vigilia della festa di San Giuseppe, fui prelevato dalla residenza coatta a Cay-vong per essere sottoposto a duro isolamento nella prigione di Phu-Khanh.
Ventiquattro anni fa non avrei mai immaginato che un giorno, proprio in quella data avrei concluso la predicazione degli Esercizi in Vaticano. Ventiquattro anni fa celebravo la S. Messa con tre gocce di vino nel palmo della mano, non mi sarei mai aspettato che il Santo Padre oggi mi offrisse un calice dorato. Ventiquattro anni fa non avrei mai pensato che oggi, festa di San Giuseppe del Duemila, il mio successore consacrasse proprio nel posto in cui sono vissuto in residenza coatta la più bella chiesa dedicata a San Giuseppe in Vietnam".
Abbiamo celebrato la nascita di Gesù: una sola è la cosa necessaria: scegliamo quella, soprattutto mostriamo che questa scelta è sincera e coerente.
Un giorno mentre stavo preparando il pranzo, sentii squillare il telefono delle mie guardie: "Forse questa telefonata è per me! E ' vero: oggi è il 21 novembre Festa della presentazione di Maria al tempio". Poco dopo una delle guardie viene da me e mi dice: "Dopo pranzo si vesta bene. Andrà a vedere il capo". In quel pomeriggio ho incontrato il Ministro degli Interni. "Lei ha un desiderio da esprimere?". "Sì, Signor Ministro, voglio la libertà". "Quando?". "Oggi". Il Ministro mi guardò sorpreso; gli spiego: "Sono stato troppo a lungo in prigione. Sotto tre pontefici: Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II. E inoltre sono passati quattro segretari del partito comunista sovietico: Breznev, Andropov, Cernenko, Gorbaciov".
E voltandosi verso il suo segretario, il Ministro disse: "Forse è bene esaudire il suo desiderio".
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