Energy drink: l'illusione del «su di giri»
Anche la Francia autorizza le bibite con caffeina e taurina.
Ma tra gli esperti europei è polemica
Il risultato quindi è un'illusione, tanto falsa quanto pericolosa, di lucidità. «Contrastare la cultura degli energy drink è difficile — spiega Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale alcol dell'Istituto superiore di sanità — perché la diffusione è capillare. Il principio di precauzione dovrebbe valere anche per le sostanze presenti in queste bevande, ma in Italia le scritte sulla lattina non riportano purtroppo indicazioni o avvertenze. In America e in Inghilterra (l'American Dietetic Association e la UK Food Standards Agency) consigliano di non superare i 300 mg di caffeina in particolare alle donne in gravidanza e mettono in guardia rispetto a possibili problemi di aritmia e tachicardia».
Uno studio, presentato pochi mesi fa al congresso dell'American Heart Association, ha infatti dimostrato un incremento significativo della pressione e del battito cardiaco dopo il consumo di due energy drink al giorno per una settimana. Per questi motivi Paesi come la Norvegia e la Danimarca continuano a vietarne la vendita. (...) L'auspicio degli addetti ai lavori è che venga resa obbligatoria la presenza sulle etichette delle avvertenze e delle modalità d'uso. «Non si tratta di una bevanda qualsiasi, — continua Scafato — il contenuto di caffeina è più del triplo rispetto ad una bibita alla cola. Le altre sostanze presenti, se vengono assunte in quantità eccessive, possono avere effetti negativi su alcune persone. Per questo è necessario indicare le dosi da non superare per uomini, donne e, soprattutto, per i giovanissimi. Sarebbe opportuno sconsigliare la bibita alle persone con rischio cardiovascolare, invitare a non eccedere e, come ha sollecitato dalla Società italiana di alcologia, a non miscelare la bevanda con superalcolici».
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