giovedì 4 settembre 2008

Mali umori

Mali umori
di Massimo Gramellini
Ore 10, supermercato. Giovani mamme angosciate si accalorano intorno alla reintroduzione del maestro unico alle elementari. «Poveri bimbi, appesi agli umori di una persona sola». «Come farà a insegnare bene tutto, dalla grammatica alla geografia?». E nessuna che abbia il coraggio di ricordare i lamenti di segno opposto che si ascoltavano ancora pochi anni fa, quando il maestro unico venne eliminato. «Poveri bimbi, in balia di persone diverse». «Come faranno tanti insegnanti a diventare un punto di riferimento fisso?». L’animo umano è così: conservatore per paura. Al punto da voler conservare ciò che fino a ieri gli pareva rivoluzionario e da considerare rivoluzionaria persino la restaurazione.
Ore 12, giornale radio. Si riportano le dichiarazioni pro ultrà dell’ex onorevole Cento: la colpa della devastazione ferroviaria è delle Autorità, che avrebbero dovuto mettere un treno a disposizione dei teppisti. Non avendoglielo dato, logico che quelli si siano innervositi, sfasciando tutto. Capito? D’ora in poi, se non trovate posto sul treno e date fuoco alle poltroncine, siete giustificati dall’ex onorevole Cento. La sua è la migliore risposta alla domanda fatidica: perché in Italia nessuno usa il pugno duro con gli ultrà violenti? Ma perché ci si è arresi all’idea razzista che siano diversi dagli altri esseri umani. E’ naturale che una tigre ti azzanni, se la provochi. E’ naturale che un ultrà violento spacchi tutto, se non lo blandisci. Ed è naturale che solo in Italia i Verdi continuino a non pigliare un voto, finché li rappresenta l’ex onorevole Cento. articolo

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