Google, che scombussolamento. E' l'epoca delle risposte immediate. Quando non riusciamo a connetterci alla rete sopraggiunge lo "scongoogolamento"
«La proliferazione della banda larga ha significato per la prima volta nella storia che siamo entrati nella cultura delle risposte istantanee», ha spiegato lo psicologo David Lewis, che ha identificato la sindrome della "discomgoogolation" svolgendo una ricerca basata sulla misurazione dei battiti del cuore e dell’attività cerebrale su chi era impossibilitato a navigare in rete. Il termine deriva dalla fusione del verbo ’discombobulatè, che significa "confuso" o "frustrato", e del nome del più usato motore di ricerca, Google.
«Una galassia di informazioni è raggiungibile solo con un clic con il mouse: così noi siamo diventati dipendenti dal web», ha aggiunto Lewis, «e quando non possiamo accedervi, arriva la ’discomgoogolation’». La ricerca ha rilevato anche che il 76% dei britannici non è in grado di vivere senza internet, che oltre la metà usa Internet in media da una a quattro ore al giorno e che il 19% degli intervistati investe più tempo libero online che con la propria famiglia nell’arco della settimana.
Ma l’amore-dipendenza per Internet per molti non è un sentimento "incosciente": il 47% crede che nella vita Internet sia più importante della religione e uno su cinque ammette di riservare maggiore attenzione al proprio pc che al partner. articolo
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