giovedì 2 ottobre 2008

Carta, carta, carta...

Se le parrocchie abbattono la foresta amazzonica
di mons. Mario Delpini
Avvenire - Milano 7 - 18.05.08
Non so se sia la foresta amazzonica o le pinete norvegesi a temere l’estinzione: certo il pericolo incombe. Documenti dei vescovi, circolari degli uffici, volantini dei gruppi, promemoria delle iniziative, pubblicità delle manifestazioni: tutti hanno bisogno di carta. Nuove tecnologie promettevano un risparmio consistente, invece di quintali di carta ecco impalpabili messaggi via e-mail. Ma il risparmio divenne uno sperpero: ogni testo si deve stampare. Moltiplicare, adattare con il taglia-incolla. Anche chi non sa né leggere né scrivere produce testi di poesia, gonfia bollettini, entra dappertutto con comunicati e inviti. Le caselle postali traboccano, cumuli di carta, riviste, fotocopie, si impolverano su scaffali e scrivanie. Chi ha tempo di leggere tutto quello che si scrive? E quale, fra tante, è la pagina che merita di essere letta? Uomini di buona volontà si impegnarono una volta in considerazioni e suggerimenti per ridurre il numero di documenti e pubblicazioni, a vantaggio delle foreste e a sollievo dei destinatari. Il risultato? Produssero un nuovo, voluminoso, importante documento. E chi l’ha letto? Impareremo l’arte dell’essenziale e troveremo il tempo per pensare.

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