Ricetta per sconfiggerlo: portare gli spettacoli di seconda serata in prima, anche correndo il rischio della noia
Eco se l'è cavata con quella che dovrebbe essere la premessa di ogni critica tv: si parla del personaggio non della persona. Ma poi non ha resistito ad alcune considerazioni sulla nostra tv, il cui modello dominante sarebbe La corrida. Il dilettante allo sbaraglio (e per esteso il non famoso, lo sconosciuto che accede alla ribalta, l'anonimo mediocre...) e le peripezie dell'inferiore mettono a nudo il nostro sadismo. La nostra tv si fonda sul sadismo. Per sconfiggere il quale basterebbe una piccola inversione in stile Bbc: portare gli spettacoli di seconda serata in prima, anche a rischio di noia. L'intervista è stata molto interessante anche perché Eco non aveva alcun libro da promuovere. Per questo, come corollario all'avanzamento della seconda serata, vorrei proporre una moratoria: per almeno sei mesi, a tutti gli ospiti che vanno in tv è fatto divieto di promuovere una loro opera, di qualsiasi genere. Senza promozioni, la Vanna Marchi che alberga in tanti presentatori verrebbe infine umiliata.
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