domenica 30 novembre 2008

Ceri

Un'idea per chi viene bocciato tre volte alla maturità...!?
Il cero acceso alla Madonna: preghiera o superstizione?
di mons. Mario Delpini
Avvenire - Milano 7 - 11.05.08
Non solo le vecchiette s’avvicinano all’altare della Madonna, alla statua di Padre Pio, depongono la loro offerta e offrono un cero. Ci sono anche le mamme preoccupate perché hanno sentito la figlia litigare con il genero. Ci sono anche ragazzi e ragazze che ritrovano la porta della chiesa proprio la mattina in cui devono affrontare l’esame di maturità. Accendono una candela anche uomini e donne di mezza età, in attesa dell’esito di un esame medico delicato. La fiamma dei ceri danza davanti alla Madonna e ai santi come la continuazione di una preghiera, di un pianto che invoca consolazione. Don Angelo però non nasconde il suo disappunto quando vede la signora Luisa che, proprio mentre lui sta predicando, attraversa tutta la chiesa, va diritta all’altare della Madonna, accende il suo cero e se ne esce imperterrita. Non s’accorge del disturbo che reca, né del fatto che don Angelo ha perso il filo della predica, non ha tempo per una genuflessione. È certa che l’esame di sua nipote andrà bene: come può la Madonna non suggerirle la risposta giusta dopo che le ha acceso un cero da 2 euro? Anche le forme di devozione possono diventare una specie di ambigua superstizione.

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