mercoledì 18 febbraio 2009

Coerenze

"Sai, papà, vorrei diventare suora e dedicarmi ai giovani"
di mons. Mario Delpini
Avvenire - Milano 7 - 7.12.08
Il signor Giuseppe ha le idee chiare. Non ha paura di dire quello che pensa e non si lascia intimidire da nessuno, ci fosse pure il Papa. Parla con passione, ma non perde il filo; è deciso, ma anche lucido; interpreta il pensiero di molti, ma con un’incisività che non è di tutti. «Deve capire, monsignore, che qui non si può lasciare il posto vuoto. E non ci vuole uno qualsiasi: ci vuole un prete giovane o una suora giovane. Sono i giovani che hanno bisogno di una guida. Noi adulti sappiamo quello che dobbiamo fare. I nostri ragazzi, invece, rischiano di crescere sbandati!». Il signor Giuseppe riscuote il consenso dei presenti: «Ha ragione! Bravo! Hai detto bene! È proprio così: qualcuno ci vuole per i nostri giovani!». Incoraggiato dal successo, il signor Giuseppe continua a ribadire il concetto ogni volta che se ne presenti l’occasione: «Un giovane per i giovani!». Il fatto che sconvolse il signor Giuseppe e lo rinchiuse in un silenzio cupo, come se gli fosse capitata una disgrazia, fu quando sua figlia Giulia, appena laureata, confidò al papà: «Sai, avrei pensato di diventare suora. Vorrei proprio dedicarmi ai bambini e ai giovani».

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