domenica 19 aprile 2009

A proposito di maturità cristiana...

Se per una foto si chiede di ripetere la cresima...
di mons. Mario Delpini
Avvenire - Milano 7 - 12 ottobre 2008
Non c’è niente di male nella fotografia. È un bel ricordo: ciascuno si fa il suo album personale e ogni tanto lo riguarda sorridente. La zia che non ha potuto venire in chiesa per i suoi acciacchi incornicia la fotografia e la tiene sul tavolino: una piccola collezione degli eventi dei nipoti, per farsi compagnia e per farsi bella mostrandola alle amiche. La fotografia porta l’evento anche oltreoceano e pure lo zio che abita in Argentina può ricordarsi del nipotino e inviare il suo esotico regalino. Non c’è niente di male nella fotografia. Certo è un po’ bizzarro che la ragazzina mentre viene segnata con il sigillo dello Spirito Santo, guardi di lato, per assicurarsi che il fotografo sia all’opera e non manchi l’istante. E fa un po’ sorridere il ragazzino che, secondo le raccomandazioni della mamma, si mette un po’ di sbieco, perché si veda bene la catenina d’oro e il crocifisso che gli ha regalato il padrino. Mi sembra però che abbia esagerato quel fotografo che mi ha chiesto se potevo ripetere per un ragazzo la scena della crismazione, perché proprio in quel momento s’era messo di mezzo il parroco! E io che credevo che la cosa più importante della cresima fosse il dono dello Spirito Santo!

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