lunedì 10 marzo 2008

Vale tutto?!


Dalla serie: "Quando l'ideologia copre tutto, giustifica tutto, aizza a tutto".
Non sono d'accordo, nè sul merito né sul metodo.
Non alleno i ragazzi a giocare a calcio così.
Non educo i tifosi a pensare così la partita.
Non mi piace che la gita dell'oratorio sia stigmatizzata così.
Aspiro ad un altro stile dei rapporti sociali, compresi quelli in campagna elettorale.
Ho altri criteri per dire chi è il migliore.
E con questo, pur dovendo lottare contro me stesso,
cerco di rispettare l'uomo che ha scritto ciò.

ALZIAMO I TONI
di Mario Giordano
Ma sì, alziamo un po' i toni. Stracciare il programma è un gesto maleducato? Può darsi. Ma siamo in campagna elettorale, mica al corso di bon ton di Donna Letizia. E se questo gesto davvero ha segnato un cambiamento di passo e un nuovo clima un po' più rovente, evviva: se non altro, così restiamo svegli. Finora, malgrado tutti i nostri sforzi, avevamo avuto qualche difficoltà. Suvvia, diciamocelo: non ne potevamo più di questa atmosfera ovattata, dieci piani di morbidezze. Non ne potevamo più dello scambio di cortesie, ostentazione di fair play. «Caro Silvio», «Caro Walter», smancerie annesse, oh come ci vogliamo bene, trottolini amorosi dudududadada. Non ne potevamo più di quell'odore dolciastro, da deodorante malizia, profumo d'intesa, che permeava e un po' soffocava la scena politica. Il fair play va bene prima della partita, quando ci si stringe la mano, e dopo, quando, terzo tempo o no, si riconosce la vittoria dell'avversario. Ma in campo, santo cielo, no: nessun fair play. In campo ci si mena come fabbri, si fanno tackle e contrasti con grinta, e se è il caso, anche falli e sgambetti ai limiti del regolamento. E alla fine, come sempre, vinca il migliore. Mica il più educato. O il più ossequioso. Anche perché questa coltre perbenista, da ragazzi dell'oratorio in gita premio al santuario, rischia di coprire le peggiori bestialità. (...) Perciò, se proprio dobbiamo scegliere, lo confessiamo: meglio uno scontro scorretto che uno politicamente corretto. (continua)

Nessun commento: