lunedì 19 maggio 2008

Figli e genitori rispetto ad Internet


Ricerca dell'Università di Tel Aviv
I genitori non sanno come navigano i figli
Solo il 4% ritiene che i ragazzi possano diffondere informazioni personali online: in realtà sono il 73%
Cosa fanno veramente i ragazzi quando sono collegati alla Rete? Un nuovo studio, supportato da un sondaggio su ampia scala che ha coinvolto sia adulti che bambini, lancia ombre sulla reale consapevolezza dei genitori riguardo alle attività online dei propri figli. Nell'era di Facebook, MySpace, dei blog e dell'instant messaging, i genitori sono lontani più che mai dal mondo degli adolescenti che integrano quotidianamente le proprie attività scolastiche e ludiche con una seconda vita virtuale. (...) Ha messo a confronto per la prima volta quello che gli adulti credono di sapere e ciò che i figli realmente fanno al computer, facendo emergere un gap generazionale notevolmente dilatato rispetto al passato, soprattutto a causa dell'avvento delle nuove tecnologie. (...)È evidente la difficoltà dei genitori nello stare al passo con l'abilità, la conoscenza dei mezzi e l'esperienza nella navigazione propria dei giovani di oggi. Ad esempio, uno dei trucchi fondamentali che i ragazzi usano per far perdere le tracce dei propri viaggi sul web è la cancellazione della cronologia dei siti visitati: il 30% degli intervistati tra i 9 e i 18 anni ha dichiarato che questo, come tanti altri, è uno dei sistemi usati per mantenere la propria privacy in famiglia. (...) Secondo la ricercatrice, la soluzione al problema sta innanzitutto nel raggiungere la consapevolezza dell'esistenza di questa realtà così fondamentale nella vita dei nostri ragazzi. Inoltre non serve vietare l'accesso al web. Piuttosto bisogna stimolare il dialogo con i figli e indicare loro le stesse regole e cautele che sarebbe giusto seguire anche nella vita reale: non dare confidenza agli sconosciuti e non fornire mai i propri dati personali; piuttosto cercare di sfruttare le eccezionali opportunità di crescita e di conoscenza che il mondo virtuale offre.

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