sabato 31 gennaio 2009

Non c'era posto

Burundi, Dicembre 2008
“Questa notte abbiamo messo delle stuoie per terra perché non c’era più posto”, dice con un sorriso preoccupato l’infermiera della Maternità.
Ed io con la mente per un attimo mi allontano … alla ricerca di ogni ‘posto che non c’è…
Non c’è posto nella valigia della partenza: l’ultimo pacchetto purtroppo resta fuori …
Non c’è posto nella jeep stipata di persone, di sacchi e di banane:
è troppo piena e qualcuno rimane a terra …
Non c’è posto nel grembo della mamma per il bimbo che ora sta nascendo:
il suo primo respiro è un nuovo alito di vita donato alla terra …
Non c’è posto per quell’ uomo che, attraversando il mare, ha perso il suo nome:
ora si chiama semplicemente ‘clandestino’…
Non c’è posto per la fragile creatura di ogni età quando la sua esistenza diventa incomprensibile o scomoda …
Non c’è posto nemmeno per una lacrima quando la sofferenza è troppo grande …
Non c’è posto per la disperazione quando la certezza dell’eternità è un brivido di infinito che scuote ogni istante vissuto …
Ed ora con la mente per un attimo mi avvicino ed ecco:
in ogni ‘posto che non c’è’ ritrovo stupita un po’ di Natale … e sono felice!
Un po’ di Natale ancora …
“… perché non c’era posto per loro nell’albergo” (Luca 2,7)
Buon Natale!
Anna, dottoressa volontaria in Burundi

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