venerdì 17 ottobre 2008

Brutta tv

La brutta televisione che spiega la vita. I reality danno l'idea della forza della tv
di Aldo Grasso
Se i grandi telefilm nutrono lo spirito, i reality danno l'idea della forza della tv, svelano curiosi effetti di realtà, specie quando saltano tutte le mediazioni. Domenica pomeriggio, la sempre malvestita Paola Perego rende omaggio a Gianfranco Funari («Questa domenica», Canale 5, ore 16.30). Appena superato lo smarrimento per tanta dichiarata affinità (il trash di Funari era disordine creativo, qui siamo nel sottoscala dell'intrattenimento di massa), parte subito il collegamento con la «Talpa», secondo l'esempio di Simona Ventura (ecco qui ci siamo, con le affinità). Dal Sudafrica, una certa Karina frigna sconsolata perché è stata spedita in esilio in una capanna Zulu. In studio si commentano le lacrime: la sorella spiega che la ragazza, da piccola, ha subito molestie dal padre alcolizzato. Gelo fra gli «opinionisti». Per fortuna c'è l'eclettico Alessandro Meluzzi, indossatore d'idee, guardarobiere di ideologie, vista la facilità con cui le cambia. Meluzzi è anche psichiatra e un colpo di fortuna così (vero o falso che sia, non ha importanza) non capita tutte le domeniche. Può darci la sua spiegazione. Nessuno fra i presenti ricorda però che Meluzzi è anche portavoce di don Gelmini, ridotto nel frattempo allo stato laicale dal Papa, per difendersi meglio nell'inchiesta della procura di Terni: che coincidenza, anche lui è accusato di molestie. Non toccava a Raffaello Tonon (tempo fa ha dichiarato di essere guarito dalla depressione grazie alla tv) né a Selvaggia Lucarelli (si è sposata grazie alla tv ma adesso è già divisa) sollevare il problema ma Roberto Poletti che ci stava a fare in studio? Ma è lo stesso Poletti di «Aria pulita», di «Carta straccia », il Poletti che su Telelombardia doveva prendere il testimone da Funari? Sì, la serialità si rivolge all'anima, ma la brutta tv spiega tante cose della vita.

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