mercoledì 15 ottobre 2008

Fonti di stress

Da Pew Internet Research uno studio sui lavoratori in rete
Impiegati digitali: connessi e sotto stress
La tecnologia in ufficio implica maggiore produttività, ma porta crescita della mole di lavoro e della stanchezza
Si intitola «Networked Workers» ed è l'ultimo studio realizzato dall'istituto di ricerca Pew sugli effetti dell'adozione e uso delle tecnologie. In particolare questa volta l'analisi si è focalizzata sui lavoratori che utilizzano la Rete per la loro professione, che negli Stati Uniti corrispondono al 60% degli impiegati.
Tramite questa indagine - condotta nei mesi di marzo e aprile di quest'anno su un campione di oltre 2 mila cittadini americani adulti - Pew ha osservato le modalità di utilizzo dell'internet e delle tecnologie mobili sul posto di lavoro e a casa. I dati raccolti hanno messo in luce che i lavoratori sono sempre più flessibili, poiché il tempo dedicato al proprio impiego non si esaurisce nelle ore d'ufficio, ma si estende sempre più spesso all'ambito domestico, anche quando in teoria ci si dovrebbe dedicare alla propria vita privata.
I cosiddetti networked workers sono infatti sempre connessi, che sia via telefono o palmare o via computer: il 93% di loro possiede infatti un cellulare, l'85% un desktop Pc, il 61% un portatile e il 27% un Blackberry. Insomma, la tecnologia ha maggiore presa su di loro di quanto ne abbia sugli altri colletti bianchi del Paese. Il tutto con risvolti positivi dal punto di vista della produttività e della condivisione dei progetti con colleghi e superiori, ma negativi se si ragiona in termini di stress. Basti pensare che il 49% degli impiegati in Rete ha sottolineato che "grazie" alle tecnologie in questione viene loro richiesto di svolgere una mole di lavoro superiore alla norma, e che spesso questo fa sì che non sia possibile staccare la spina nemmeno durante fine settimana e vacanze.
Certo nessuno li costringe a guardare il famigerato smartphone ogni due minuti per controllare la posta elettronica, sempre e ovunque, e probabilmente molti di loro lo butterebbero via molto volentieri, se non fosse che il fatto di essere sempre rintracciabili e aggiornati sugli avvenimenti «rende più competitivi all'interno di un'azienda», come spiegato dal general manager di una società di advertising di Philadelphia, Joe Soto, che ha ammesso di non aver spento il suo Blackberry nemmeno durante una vacanza nel deserto del Sahara.

Nessun commento: